Dove eravamo rimasti? Ah sì eravamo su in montagna con Bergader! A Pieve dell’Alpago, con le nostre belle divise da boyscout, lo chef Riccardo e tutta la troupe del programma Vado A Vivere In Montagna, andato in onda su La7D.
Dopo esser diventati brand ambassadors di Bergader non potevamo non conoscere le radici e la storia di questa azienda perciò oltre a vivere 13 giorni in mezzo alla natura con prove da pelle d’oca, che mai avremmo fatto in vita nostra, siamo partiti per una due giorni spettacolare alla volta della bassa Baviera. Precisamente a Waging Am See, cuore pulsante dell’azienda Bergader.
Lo scorso 10-11-12 Novembre ci siamo ritrovati con tutti i nostri compagni di viaggio in una piovosa Verona e lì con un fantastico pullmino che tanto ci ha ricordato le nostre gesta di giugno siamo partiti alla volta della Germania, volgendo gli occhi verso scenari dalla bellezza incontaminata e già innevati dalla prima bianchissima neve dell’anno.
Dopo aver superato ben due confini eccoci arrivati all’hotel Landhaus Tanner. Il freddo si percepisce abbastanza ma è diverso da quello a cui siamo abituati. La location dove staremo per due notti è meravigliosa! Interni in legno, caminetti e candele. Ad attenderci lei, una forza della natura, la mitica Antje, un metro e 90 di temperamento e dolcezza! Ci attende all’ingresso per abbracciarci uno per uno e andar subito a tavola per gustare una perfetta cena bavarese.
Ciò che a me e ad Andrea è piaciuto di più è che durante la cena si è ricreata subito l’intesa del reality infatti non sono mancate risate, aneddoti e momenti di pura follia.. certo il buon vinello e la birra hanno fatto il loro gioco.
E ora di andare a nanna però e non abbiamo ancora visto le nostre stanze da letto. Che dire!! Stanze che farebbero impazzire qualsiasi instagrammer e infatti io e Andrea ci siamo fiondati dentro per scattare foto carine da postare nelle nostre stories.
Giorno 1.
Ore 8.00 colazione
DAY 1 | Partenza per Waging Am See – Tour con Beatrice, nipote del fondatore di Bergader Basil Weixler al Milkbar.Â
La sveglia suona presto per me e Andrea ma le cose che ci aspettano in questa giornata sono troppo interessanti per rimanere sotto le lenzuola calde della bellissima stanza da letto. Così doccia bollente, maglioncino di lana, sciarpa e cappello scendiamo a far colazione dove ci attende una bellissima sorpresa: un giardino meraviglioso la cui vista ci era sfuggita arrivando con il buio. Alberi secolari, e foglie ingiallite dall’autunno, piccole zucchette decorative e un angolo del pane caldo, in cui non mancano i mitici bretzel.
Andrea non ha dubbi : la sua colazione sarà a base di Cremosissimo Bergader, salmone affumicato e un caldissimo bretzel. Per me invece una bella tazza di the bollente, marmellata fatta in casa e bretzel. La giusta spinta per iniziar al meglio la nostra giornata.
Eccoci qua! Nella cittdina dove tutto è iniziato e dove tutt’oggi ci sono le stalle con le mucche da cui si ricava il latte per creare tutta la gamma di formaggi Bergader.
La storia ci viene illustrata con parole semplici e accorate da Frank Forstmann, AD dell’azienda, che da perfetto padrone di casa ci offre prima una bella tazza di caffè espresso accogliendoci nello spazio Milkbar allestito a Museo di Bergader. Diciamo che di freddo hanno solo il clima qui a Waging Am See, perché l’ospitalità è stata davvero sorprendente.
Infatti subito dopo l’introduzione di Frank, arriva il turno di Beatrice, nipote diretta del fondatore di Bergader.
La sua storia incomincia nel lontano 1902 quando suo nonno, visionario imprenditore, decide di voler aver una latteria tutta sua in cui produrre latte e formaggio prendendo spunto dal famosissimo Roquefort francese.
In un susseguirsi di vicissitudini che hanno visto passar due guerre mondiali, crisi di governo e varie vicissitudini, Basil Weixler è riuscito a compiere la sua grande impresa creando un impero che esporta in tutto il mondo il suo formaggio, nato dalla vena delle montagne della Baviera.
Bergader infatti significa vena di montagna e da oltre 50 anni è il marchio indistinguibile dei formaggi dalla vena blu. Beatrice ci ha raccontato con passione e dovizia di particolari l’excursus di una azienda che da semplice latteria è diventata leader nel campo dei formaggi con una vasta gamma di prodotti fra cui spiccano i formaggi erborinati, il Cremosissimo e il Basils!
Cosa ci ha colpito del racconto di tutta la giornata con Beatrix?
La passione. La passione nei suoi occhi che al di là della lingua ci è arrivata dritta al cuore. La passione con cui ha raccontato della determinazione di suo nonno, della continua formazione e ricerca di attenzione mediatica all’inizio della sua carriera perché in tal modo tutti i giornali parlassero di questo casaro che faceva il formaggio nella sua latteria a Waging Am See; le prime campagne pubblicitarie realizzata andando contro la moda di quel tempo e l’idea che la temperanza del antico fondatore abbia lo stesso Dna di oggi dato che Bergader nei media ha sempre creduto basti pensare che dai rotocalchi del 1902 è arrivata a creare il primo reality televisivo basato su un product placement; e infine il rapporto con i dipendenti che sono dei pilastri importanti per Bergader, tanto da aver turni prestabiliti, garanzia medica, fisioterapisti e tutele per le donne e le mamme.
Ad interrompere il dialogo di Beatrice un golosissimo aperitivo offerto da Bergader, dove si sono alternate portate dolci e salate che hanno esaltato al meglio tutti i formaggi dell’azienda. Il piatto che ho più preferito è stato quello a base di zucca e Petida Bergader (formaggio tipo feta)oltre al dolce realizzato con cioccolato e formaggio erborinato!! Incredibile ma vero.
Il tour continua nella azienda di Bergader, infatti la pausa pranzo ci è servita nella mensa aziendale , nella quale troviamo piatti tipici della Baviera dai crauti alle famose zuppe.
Il primo giorno sta per volgere al termine, resta solo una piccola lezione sulle analisi e i trend di mercato del 2020 e il confronto con noi blogger.Questo almeno è quello che pensavamo in base alla scaletta! A sorpresa saliti sul pullmino scopriamo che invece la nostra direzione è la stalla di uno dei contadini da cui Bergader prende il latte per il suo formaggio. Antje ci racConta che in tutta la zona ci sono decine e decine di stalle da cui attinge ogni giorno latte fresco per la sua azienda.
La stalla ci attende e con lei tantissime mucche che ci salutano simpaticamente con uno scampanellio: è appena nato un vitellino e si trova ancora con la sua mamma! Questa tenera immagine è ancora nei nostri occhi.
Stiamo per andar via, quando i proprietari della stalla decidono di farci provare una esperienza unica e irripetibile: merenda nella stalla!!!! E così allestiscono un tavolo in mezzo alle mucche e inziano a tirar fuori dolcetti alle mele, strudel e krapfen ripieni alla cream ancora caldi! Le mucche ci guardano attonite, noi ci stringiamo gli uni con gli altri: è un momento magico che vorremmo non finisse mai!
Ma dobbiamo andar via! Salutiamo così le amiche mucche e i gentilissimi proprietari della stalla e saliamo sul pullmino alla volta di una piccola città Traunstein.
La serata benché fredda è ideale per girare fra le botteghe e il centro storico del paese, dove i negozi con il gustosissimo formaggio Bergader sono numerosissime: incuriositi ci fiondiamo dentro e troviamo alcune prelibatezze che sul mercato italiano non ci sono. Cremosissimo alle olive, formaggi affumicati e il famoso Basils di cui ad oggi non possiamo più farne a meno.
E’ora di cena e cosa scegliere di meglio di un bellissimo pub di Baviera? La cena è presto servita! Maialino con patate e canederli e una birra appena spillata! L’alcool ci scalda ma in realtà è l’atmosfera ad esser calda e sincera: sorrisi, chiacchiere e ancora stupore per la bellissima realtà di Bergader e per la sua storia centenaria!
E’ tempo di tornare la giornata è stata ricca di spunti e curiosità e grazie alla testimonianza di Frank, Antje e di Beatrice abbiamo scoperto ancora di più i valori di una azienda così antica, ma profondamente moderna!
La notte è già scesa alle 16.15; la cena è stata servita alle 19:00 e alle 21:00 siamo in hotel. Perchè non scaldarsi allora con una sauna? Tutto fatto non resta che andare a nanna con gli occhi e il cuore ancora pieni di emozioni!
Domani per il secondo giorno ci aspetta un workshop importante per raccontare i nostri progetti e il modo in cui comunicheremo sulle nostre piattaforme l’azienda Bergader.
Giorno 2 | Cosa è successo?
Antije ci aspetta alle 08.00 perché alle 14.00 dopo la pausa pranzo in mensa si torna alla base! Cosa è successo dalle 08.00 alle 13.00? Purtroppo non posso svelarlo! Spero che presto possiate saperlo!!Sono stati due giorni intensi, pieni, freddi, ma caldissimi! Due giorni in cui abbiamo mischiato ancora di più le nostre personalità fra noi blogger passando da concorrenti ad amici, due giorni in cui abbiamo imparato, scoperto, in cui ci siamo stupiti e abbiamo mangiato formaggio fino a scoppiare! Due giorni all’insegna del lavoro e del divertimento, pronti a supportarci uno con l’altro e affascinati nel sentire come un sogno sia potuto diventare una realtà stabile e funzionante che esporta in tutto il mondo!
Peccato solo di una cosa! Basil non è riuscito a vedere il suo impero decollare.. la mamma di Beatrice a soli 23 anni è stata l’unica donna a tener testa all’azienda del padre, creando squadra con gli operai e investendo ogni giorno energia e tempo per il sogno di suo papà , ciò che ancora oggi fa Beatrice nel rispetto di suo nonno! Un’azienda nata da un intraprendente lattaio e portata avanti dalla concretezza di due donne caparbie e determinate!